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HAMMR: eseguiamo il calco dell’arma (art.3/5)
Continuiamo con la costruzione di tutti gli elementi necessari per ottenere il nostro dispositivo di prova. Adesso sarà la volta degli inserti sagomati per la “morsa” dell’HAMMR.
La sezione del rest deputata a trattenere il calcio della pistola è costituita da due piastre di alluminio, sulle piastre viene realizzato lo stampo del calcio dell’arma. Per molte armi l’impronta è già disponibile perché prodotta dalla stessa Caldwell o in alternativa dalla Ransom, infatti tali inserti sono adattabili ad entrambe le tipologie di rest.
Purtroppo, per la pistola che andremo ad utilizzare nelle prove, la Tanfoglio Stock II, lo stampo sagomato (o insert grip) non risulta disponibile. Non ci resta che usare quello che la Caldwell indica come “Universal Grip Casting Kit”:
Ogni kit è costituito da una boccettina di agente distaccante, un barattolo (da 6 oz.) di catalizzatore, un barattolo (da 6 oz.) di resina poliammidica, due piastre di alluminio ed un panetto di stucco da vetrai. Il procedimento suggerito per la creazione degli inserti, visibile sulle istruzioni, non pensiamo ci permetta di avere le qualità estetiche e funzionali da noi ricercate. Per questo motivo abbiamo ripensato totalmente la tecnica di creazione degli stampi, tecnica che troverete sommariamente descritta qui a seguire:
Il primo passo è stato quello di creare, con un opportuno programma di disegno (nello specifico AutoCAD) i profili delle piastre di alluminio e del calcio della pistola. Con un pò di pazienza ed inventiva siamo riusciti ad importare in formato elettronico tali sagome, elaborandole poi in una struttura a sandwich costituita dai quattro elementi di seguito riportati:
Stampati in scala 1:1, i disegni sono serviti a creare delle dime ritagliate su fogli di cartone spessi 2mm. Con il metodo del “filo caldo” e l’uso delle dime è stato semplice passare ad analoghe sagome in polistirolo o per essere esatti in Depron da 6mm. Il Depron, reperibile in fogli nei negozi di colori e stucchi, è simile al polistirolo ma di densità e robustezza più elevata.
Le varie parti del sandwich, impilate sopra il diaframma sagomato sul calcio della pistola, danno luogo alla prima metà dello stampo.
Naturalmente avevamo già ritoccato le piastre di alluminio per “liberare” la sicura ed il pulsante di estrazione del caricatore.
Per il passaggio dei bulloni in morsa, sono stati piazzati dei tubicini di alluminio di diametro e lunghezza opportuni.
Dopo l’applicazione sullo stampo dell’agente distaccante, si effettua la colata della miscela resina/catalizzatore.
Infine, l’inserimento della piastra e l’eliminazione della resina in eccesso.
Al termine di questa serie di passaggi ed atteso l’indurimento della resina (12/15h; completo dopo 24h), apriamo lo stampo e ripuliamo gli inserti dai residui di distaccante e dalle ribave di stampo. Ecco il risultato finale:
La pistola calza perfettamente sugli inserti, l’insieme sembra sufficientemente robusto e dovrebbe assolvere senza problemi al compito di trattenere l’arma in modo deciso, ma non aggressivo. Siamo adesso pronti per le ultime fasi di setup prima dei test: la base inamovibile presso il poligono e la sensoristica elettronica da applicare al rest. Presto nuovi articoli sull’argomento.
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