Il 6,5 x 47 Lapua: lo stato dell’arte del 6,5mm

 

Sui campi di tiro long-range la presenza dei calibri in 6,5mm è sempre maggiore, ai tiratori infatti non è sfuggito l’ottimo coefficiente balistico di questi proiettili che permette di ottenere buone prestazioni, sia come deriva al vento che come tensione della traiettoria. In sostanza il 6,5mm si propone come un buon compromesso tra il tipicamente più veloce 6mm e il balisticamente più prestante, ma più esoso, 7mm. Tra i 6,5mm esaminiamo l’ultimo arrivato, il 6,5×47 Lapua, messo a punto dall’azienda finlandese meno di dieci anni fa.

Tra i calibri da 6,5mm il 6,5-284 Norma è una delle cartucce di riferimento, ma è di tipo long-action e soffre di vita breve della canna. Altra cartuccia per azione lunga, nota per la sua elevata precisione, è la 6,5×55 Swedish.

6,5x47 vs .260Per quanto riguarda le cartucce da 6,5 millimetri short-action, esse sono praticamente limitate al .260 Remington (e al 6,5 Creedmoor). La finlandese Nammo Lapua ha recentemente sviluppato il nuovo calibro 6,5×47 specificamente orientato al tiro al bersaglio a grande distanza. In collaborazione con l’azienda svizzera Grunig & Elmiger, produttrice di armi per il tiro accademico, Lapua si propose di sviluppare una cartuccia ottimizzata per i 300 metri delle competizioni CISM (Conseil International du Sport Militaire), una sorta di competizione olimpica militare caratterizzata da un percorso obbligato di fuoco con posizioni di tiro definite e utilizzando fucili specializzati.

Grazie alla sua eccellente precisione, buona balistica e basso rinculo, il 6mm BR Norma dominava all’epoca i 300 metri CISM. Quando il progetto del 6,5×47 iniziò (ufficialmente nel 2005), rispetto al 6mm BR tra gli obiettivi primari si posero: il miglioramento della balistica in relazione alla sensibilità al vento e la riduzione dell’usura della canna. Le carabine in 6mm BR hanno, infatti, una vita media stimata in circa 2500 colpi, superati i quali la canna inizia a mostrare un decadimento nella precisione.

Crediamo inoltre che i progettisti della Lapua, dimensionando il 6,5×47, si siano anche ispirati al già citato 6,5×55 Swedish. La considerazione nasce dal fatto che uno dei limiti della comunque elevata precisione del 6,5×55 è rappresentato paradossalmente dalla notevole volumetria del bossolo. Essa è infatti difficilmente saturabile con molti dei propellenti disponibili ed idonei al calibro, in altre parole la densità di caricamento ottenibile è relativamente bassa o scegliendo polveri più progressive, con dose più voluminosa, si ottengono rendimenti balistici e velocità tendenzialmente inferiori. Questo è probabilmente uno dei motivi che ha condotto alla riduzione di lunghezza del bossolo del 6,5 Lapua, non a caso esso usa alcune delle polveri del 6,5×55 ma in una volumetria che permette al propellente il riempimento ottimale, migliorandone così la prestazione. Pare addirittura che tali studi siano stati condotti puntando specificamente alle caratteristiche della polvere Vihtavuori N150.

6,5x47LL’elenco definitivo degli obiettivi di progettazione per il 6,5×47 prevedeva: resistenza al vento; tensione di traiettoria; contenuta usura della canna; moderato rinculo; ottima precisione. Il tutto sempre in riferimento al 6mm BR. I risultati sul campo dimostrano che il 6,5×47 Lapua ha soddisfatto le aspettative, rispettando le premesse alla base della sua realizzazione. La maggiorazione del calibro da 6 a 6,5 millimetri aumenta la superficie di foratura prolungando in modo consistente la durata utile della canna. L’incremento di calibro fornisce inoltre un chiaro vantaggio nella riduzione della deflessione al vento per effetto dei maggiori valori di coefficiente balistico dei proiettili disponibili in 6,5mm, deflessione a dire il vero limitabile anche con il 6mm con una traiettoria più tesa ma al costo di una velocità iniziale più elevata (più polvere).

Volendo far leva inoltre sulla diffusione dell’onnipresente .308 Winchester, la progettazione della Lapua partì proprio da questo bossolo, restringendo il diametro del colletto e abbassandone la lunghezza totale (da 51 a 47mm). Altre modifiche hanno riguardato la tasca dell’innesco non più large ma small e l’angolo di spalla portato da 20 a 30 gradi.

I tecnici della Lapua condussero sperimentazioni con inneschi di tipo large e small durante la fase prototipale, optando infine per gli inneschi di tipo small-rifle per la superiore costanza di combustione rilevata alle dosi di polvere tipiche del calibro. Anche l’angolo di spalla più accentuato ha determinato alcuni vantaggi: è stata ridotta la tendenza del bossolo ad allungarsi durante lo sparo, implicando maggiore durata dello stesso e minore necessità di trimming; un altro vantaggio riguarda il processo combustivo della polvere: una spalla maggiormente inclinata determina un aumento più repentino della pressione, un arretramento (verso la culatta) del picco pressorio e del punto in cui il propellente risulta totalmente combusto (all burnt) con conseguente maggiore velocità del proiettile a parità di dose, di polvere e lunghezza della canna (maggior rendimento balistico). Non dimentichiamo che la dose di propellente gioca un ruolo fondamentale nella durata operativa dell’arma (più polvere = più erosione). Come ulteriore ottimizzazione del bossolo si è previsto un colletto alto circa 7,5mm in modo da sostenere al meglio la palla favorendone inoltre concentricità ed allineamento con la canna. La lunghezza massima della cartuccia (OAL) è stata fissata a 71,0mm, a seguire il disegno meccanico del bossolo (clicca per ingrandire):

 

Per quanto detto, il corpo del bossolo risultante per il 6,5 Lapua ha diametro, conicità e fondello praticamente coincidenti con quelli del .308 Winchester. Questo permette di utilizzare per un’arma in 6,5×47 lo stesso caricatore, otturatore e azione del .308, rappresentando un grande vantaggio per i costruttori e per il contenimento dei costi. Il mantenimento dell’azione corta permette inoltre di massimizzare la rigidità del sistema meccanico.

La pressione massima per la cartuccia 6,5×47 è fissata a 4350bar (63.090 psi), pressione perfettamente gestita dai robusti bossoli Lapua (alla data dell’articolo gli unici reperibili sul mercato), la volumetria interna dei bossoli è di circa 3,1cc. Le munizioni commerciali disponibili montano: palla Scenar 139gr lanciata a 820m/s, Scenar-L 136gr a 800m/s, Scenar 123gr a 850m/s o Scenar-L 120gr a 845m/s.

Il bossolo Lapua 6,5×47 è di circa 4,7mm più corto di un bossolo del .260 Remington, ha una spalla più netta e un colletto più lungo. Balisticamente i due calibri sono molto simili, quasi sovrapponibili (lievemente più veloce il .260), tanto che il 6,5×47 può essere pensato come un più corto e “migliorato” .260 Remington con innesco small-rifle. Il 6,5×47 Lapua, così come il .260 Remington, fornisce una balistica long-range simile a quella dei calibri magnum ma in armi con azione corta e generando un rinculo molto mite rendendo il calibro estremamente piacevole da utilizzare anche per lunghe sessioni di tiro. Questa cartuccia di medie dimensioni che lancia un proiettile ad alto coefficiente balistico a velocità moderata, fornisce valori di deflessione al vento e caduta pari o migliori di un caricamento standard con palla da 190gr del .300 Winchester Magnum ma, a meno della metà del rinculo e bruciando poco più della metà di polvere.

Confronto 6,5x47L - 6BR - .308WinIl confronto analogo con il .308 Winchester non lascia spazio al calibro americano, inferiore come deflessione al vento, caduta e rinculo. Il vantaggio ottenuto dalla riduzione di rinculo non è tanto da intendere per una questione di sopportazione della reazione dell’arma allo sparo (decisamente sopportabile anche nel .308 Winchester) quanto per minimizzare la possibile variazione di impatto dovuto ad una posizione di tiro non perfetta. Se questa è una situazione possibile e determinante per il tiratore agonista, ancora di più lo è per il tiro tattico, quando spesso si è costretti a sparare da postazioni non ideali.

Il 6,5×47 Lapua rappresenta un buon calibro multiuso. La balistica dei 7mm magnum risulta moderatamente superiore, ma il 6,5 Lapua è indubbiamente un’ottima scelta per chi ricerca precisione nel tiro a media e lunga distanza, basso rinculo e costi di utilizzo per ricarica, arma e usura della canna, estremamente contenuti.

 

Riferimenti:

it.wikipedia.org
en.wikipedia.org
www.grurifrasca.net
www.6mmbr.com
www.accurateshooter.com
www.rifleshootermag.com
demigodllc.com
 


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5 Commenti

  1. Annio

    Io possiedo questo calibro dal 2010,quando la Sabatti Armi ha costruito in merito a questa cartuccia, la carabina Rover Tactical con canna multiradiale progressiva.
    Ne sono entusiasta e molto soddisfatto per la precisione intrinseca che riesco ad ottenere sulle medie e lunghe distanze.

  2. mario

    piccola precisazione: il 6.5×47 fu inventato più o meno a metà anni ’90 dal buon Lou Palmisano, che durante una visita ad una nostra gara di BR, ci spiegò che stava testando una nuova munizione mutuata dal 6.5 Swedish applicando il principio del 6PPC. Lo ha fatto con questa e con il 50 BMG, per sparare a 1000 yards, ma non ha ottenuto risultati apprezzabili. Nella prima metà del 2000, ha poi venduto il progetto a Lapua. Da lì, si sono poi sviluppati tutti i calibri short magnum.

  3. Gianfranco Lenti

    Articolo esaustivo, chiaro ed estremamente… intrigante!
    Complimenti!

  4. Luca

    Ragazzi una domanda ma x spingere il calibro 6,5 x47 a mille metri che cartuccia si deve assemblare?? Con sabatti con canna lunga 71cm??

  5. Salvo

    Utilizzando inneschi cci smal rifle 400, 41 Gn di N.160, palla Sierra 140gn, mi capita che si bucano gli inneschi.
    Dove sta l’inghippo?

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